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Storia della Sagra di Final di Rero
Anticamente, i popoli attribuivano ai corsi d'acqua qualita' soprannaturali e personalita' divina. Colpiti dal pensiero del grande bene che i fiumi fanno irrigando le terre e fecondando le campagne, gli antichi dicevano che i fiumi erano dei e si rivolgevano loro chiamando padre il fiume come padre chiamavano Giove.
Il fiume che transita da nord verso sud, in prossimita' dell'abitato di Final di Rero (Po di Volano) pare dia vita alle straordinarie iniziative della sua gente.
Confinante e strettamente unito a Tresigallo, questo paese conta circa 500 abitanti, che lavorano nelle attivita' commerciali legate all'agricoltura e nelle piccole industrie locali.
La denominazione di questo borgo deriva da "finale", cioe' "termine", in quanto qui nel MedioEvo metteva termine il fiume o canale RERO, sfociante nel volano il cui argine prendeva il via nei pressi di Ariano, segnava i confini ad ovest le valli Polesine di San Giovanni e che fu in parte rimpiazzato dall'argine del Brazzolo. Era dotato di un approdo che nel 1623 l'Aleotti avverti' di ristrutturare.
In questo posto ebbe residenza la blasonata famiglia Chitto' Barucchi, di cui si rammentano Gaetano, abile poeta dell'ottocento ed il pittore Giuseppe.
Dopo la rifondazione di Tresigallo negli anni 30 e principalmente in quelli piu' recenti, Final di Rero ha segnato un accrescimento socio-
La chiesa e' dedicata a San Giacomo Apostolo, fu restaurata con proprieta' ed eleganza nel 1962 ed eretta a "Curazia Autonoma" dall'Arcivescovo Natale Mosconi con decreto del 22 Novembre 1962. Il primo di settembre del 1987 Monsignor Luigi Maverna la erigeva in "quasi Parrocchia" autonoma, di libera collocazione, staccandola cosi' da Tresigallo.
Ubicato alla sinistra del Po di Volano, il suo nome e' riportato in testimonianze scritte degli anni 870, 893 e 918 d.c.
Nel secolo XII vi esistevano due chiese, dedicate rispettivamente a Santa Maria ed a San Michele, proprieta' subordinate al Monastero di Pomposa.
Nei secoli posteriori Final di Rero fece parte della Diocesi di Cervia e dall'anno 1818 dopo il Congresso di Vienna, a quella di Ferrara.
E' da qui, dalla chiesa di San Giacomo Apostolo, che dal 1997 e' partita con grande entusiasmo la Sagra di Final di Rero, dedicata appunto a San Giacomo e che si svolge l'ultima settimana di Luglio.
La Sagra contiene un ricco programma di intrattenimento, spettacoli teatrali, magie, musica e gastronomia.
Nel calendario della Sagra infatti ricordiamo tipicamente:
La Gara delle Torte che si svolge sul sagrato della chiesa
La Processione per le vie del paese accompagnata dalla Banda Musicale
La degustazione della Macedonia di frutta preparata dalle donne del paese secondo una loro antica ricetta. Questa tradizione ha consegnato a Final di Rero il soprannome di Paese della Macedonia
L'assaggio del tipico Risotto all'Isolana preparato dagli amici della citta' di Isola della Scala (VR) con la quale il Comitato Organizzatore della Sagra ha stretto un rapporto di gemellaggio
Lo Spettacolo Teatrale ricco di intrattenimento, cultura, musica e tradizione, divertente per grandi e piccini
La conclusione della Sagra con uno Spettacolo Pirotecnico di fuochi artificiali particolarmente suggestivo in quanto ha come sfondo proprio il fiume che lambisce Final di Rero.